La vita a contatto con la natura, nell’armonia e priva di superfluo. Il tutto, costantemente immersi in pensieri e attività spiritualmente elevanti, che risvegliano una gioia profonda dentro ciascuno di noi.
Attraverso la personale realizzazione del Sé e percezione di unità con lo spirito infinito, insieme allo sviluppo delle buone qualità spirituali, impariamo a divenire stazioni radio sintonizzate con stati di coscienza superiori. Diveniamo capaci di incarnare quegli stati di coscienza, come canali di essi e della luce spirituale. Ciò Significa vivere in modo supercosciente, attraverso la coscienza dell’anima.
Tutta la vita è sacra, perché espressione della Madre Divina, il nostro amico amato Dio, il grande spirito. Viviamo per onorare questa sacralità attraverso il servizio reso e un atteggiamento di non violenza in pensieri, parole e azioni verso gli esseri umani, gli animali, le piante, i minerali e tutti i regni del pianeta. Inoltre sappiamo che il benessere spirituale delle persone è più importante del possesso, del guadagno. Seguendo questi principi il nostro contributo individuale alla comunità non è reso in funzione delle nostre competenze, bensì in funzione di ciò che è più spiritualmente produttivo per ciascuno di noi e per gli altri.
Dio è detto in oriente Satchitananda, che Paramhansa Yogananda spiega così: Sempre cosciente, sempre esistente, beatitudine sempre nuova. Dio è gioia! Inesauribile e sempre nuova! Siamo dunque tutti emersi da questa gioia e dobbiamo riemergere consapevolmente in essa. Lo scopo più alto della vita è dunque sintonizzarsi con questa gioia ed esprimerla nel modo più elevato possibile, non un’esaltazione esteriore, ma un’interiore calma ed espansiva gioia che abbraccia tutto nell’amore.
Dharma vuol dire azione giusta e giusto atteggiamento, il che significa giusta azione e giusto atteggiamento applicati al nostro stato di progresso, e nelle circostanze in cui la vita ci pone. Significa fare la cosa migliore per il bene spirituale di tutti, il proprio e l’altrui, includendo nella propria espansione anche gli altri. C’è un Dharma collettivo, che è quello di trovare Dio ( realizzare il Sé ) e poi aiutare gli altri a trovarlo. Questo è il proposito che si manifesta nelle vite dei maestri.